I tiri senza effetto: il colpo in pancia

Il caso opposto rispetto ai tiri a effetto è quello dei tiri con colpo in pancia, cioè esattamente al centro della bilia. Se non avete mai giocato, si tratta probabilmente del primo tipo di colpo che imparerete a effettuare, perché mirare al centro è spesso e volentieri la cosa che viene più naturale fare quando si gioca a biliardo. Quando si effettua questo tiro, non viene impresso alcun effetto, tuttavia anche in questo caso osserviamo una rotazione diversa dal solito…perché la bilia non ruota su sé stessa ma rimane ferma e si limita a scivolare sul panno, sempre se saremo riusciti a colpire in modo corretto.

Come abbiamo già visto a proposito del colpo sotto, prima o poi l’attrito della superficie del tavolo prima o poi farà in modo che la bilia acquisti la classica rotazione in avanti, quindi anche in questo caso possiamo cercare un tiro senza rotazione solo quando battente e avversaria sono abbastanza vicine.

Anche se può sembrare un tiro di difficoltà piuttosto bassa, dovete sapere che effettuare un colpo in pancia è più complesso di quanto si possa immaginare. Abbiamo appena visto che basta allontanarsi anche leggermente dal centro per imprimere una particolare rotazione alla bilia, infatti. Per fare un colpo in pancia, dovremo colpire esattamente al centro e se ce ne discostiamo anche di poco falliremo nel nostro intento.

Il colpo in pancia, quando viene usato consapevolmente, serve a due scopi. Colpendo la bilia avversaria in pieno, quindi con un angolo completamente frontale, il colpo in pancia permette di bloccare la battente: potete usare questo tiro quando dovete effettuare un tiro diretto facendo fermare la battente dietro al castello e portando in una sola passata la bilia avversaria dall’altro lato del tavolo, ad esempio. Può sembrare facile, ma è necessaria una grande precisione perché oltre a dover colpire il centro della battente dovremo essere bravi a centrare in piena anche l’avversaria. A seguito di questo colpo, battente e avversaria avranno due direzioni perfettamente perpendicolari tra loro: formeranno, cioè, un angolo di 90 gradi esatti. Ovviamente, per una corretta esecuzione, è necessario che anche la stecca sia perfettamente parallela al tavolo e si muova verso la battente in modo perfettamente rettilineo.

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