Imparare a giocare a biliardo: posizione del corpo e impugnatura

Un aspetto che molti giocatori occasionali trascurano è rappresentato dalla corretta postura durante l’esecuzione dei tiri, che è la base per poter anche solo pensare di imparare a giocare a biliardo. È bene sapere che molti degli errori che si commettono durante il gioco hanno origine in un errato posizionamento del corpo o in una cattiva impugnatura della stecca e, di conseguenza, nella esecuzione approssimativa del movimento di tiro. I due aspetti sono, pertanto, strettamente correlati.

Posizionarsi bene col corpo, infatti, consente al giocatore di usufruire di due vantaggi. In primo luogo, potrete contare su un perfetto equilibrio e sarete quindi più sciolti durante il tiro, scacciando via così la tensione che fa sempre capolino nelle fasi più cruciali della partita. In secondo luogo, sistemandovi bene col corpo, la testa si troverà ben allineata e potrete prendere la mira in modo perfetto: l’errato allineamento del capo, infatti, è il motivo principale per cui si finisce col mancare persino le bilie.

Per quanto concerne la posizione, in genere si seguono alcuni principi standard che valgono per la maggior parte dei giocatori, anche se c’è da dire che molto dipende dall’altezza e dalla “stazza” del giocatore. Per una corretta esecuzione dei tiri, potete basarsi su una routine composta da tre semplici fasi.

  1. La fase progettuale: in questa fase dovete limitarvi a elaborare la vostra strategia e il tiro, quindi valutate la posizione delle bilie e immaginate la direzione del tiro che state per eseguire, senza dimenticare di valutare la posizione in cui rimarranno le bilie alla fine del movimento. Ovviamente, per compiere quest’operazione avrete un tempo limitato, quindi siate rapidi e cercate di non ritardare troppo il gioco mettendo a rischio la fluidità della partita.

  2. Il posizionamento: posizionatevi vicino al tavolo in modo da porre la stecca nei pressi della bilia battente, poggiatela sulla sponda e tenetela parallela al panno. Se tenete la stecca con la mano destra, questa dovrà trovarsi all’altezza del fianco destro e in allineamento col piede destro. Il piede sinistro, invece, dovrà essere portato un po’ in avanti in modo da equilibrare il peso. Se invece tenete la stecca con la sinistra, osserverete queste prescrizioni in modo esattamente inverso. Le gambe non devono essere flesse, ma distese in modo naturale e distribuendo il peso in modo equilibrato.

  3. L’esecuzione del tiro: chinatevi in avanti e mantenete il capo a una ventina di centimetri circa dalla stecca. In questa fase, è cruciale trovare un perfetto allineamento tra la stecca e l’occhio con cui prenderete la mira. Ovviamente, se mirate tenendo aperti entrambi gli occhi, dovrete posizionarvi in modo tale che la stecca sia al centro del vostro sguardo (praticamente in linea col naso, per capirci). Il braccio con cui caricate il tiro deve essere lasciato libero di effettuare la propria corsa (non deve quindi urtare la pancia o i fianchi), mentre l’altro braccio dovrà essere completamente disteso per formare il ponticello e sostenere la stecca. Adesso potete caricare e tirare, ma prima andiamo a esaminare meglio la tecnica per impugnare correttamente la stecca.

Innanzitutto, assicuratevi di avere una presa salda sulla stecca, ma al tempo stesso cercate di manovrarla con leggerezza: come se steste accarezzando una bella donna, per intenderci! Cercate di muovere il polso in modo delicato: in questo modo riuscirete ad assorbire eventuali oscillazioni che, in caso contrario, finirebbero per essere trasmesse alla stecca.

La mano con cui effettuerete il cosiddetto “brandeggio” (che esamineremo presto) va posizionata a circa 15 centimetri di distanza dall’estremità. Il punto preciso comunque varia molto da giocatore a giocatore: per essere certi di avere una buona impugnatura cercate un punto che vi consenta di mantenere la stecca in equilibrio, senza far alzare troppo la punta (tipico di quando si mette la mano troppo avanti). Se, al contrario, avrete la sensazione che la stecca sia troppo pesante, probabilmente avrete messo la mano troppo indietro.

C’è da dire, comunque, che l’impugnatura ideale non esiste e spesso bisogna modificarla in base alla tipologia di tiro che abbiamo intenzione di effettuare.

  • Per i tiri di precisione con forza bassa, ad esempio, la mano di solito è preferibile portarla più in avanti e la stecca sarà meglio tenerla con tre dita (pollice, indice e medio). In questo modo, la stecca vi sembrerà più leggera e avrete una maggiore sensibilità che vi consentirà di essere tirare in modo più delicato.

  • Nei tiri con forza media, invece, impiegherete anche il quarto dito e prenderete la stecca verso la metà del manico. Questo genere di impugnatura, normalmente, è quello che consente di avere un ottimo compromesso tra forza e precisione.

  • Se volete tirare col massimo della forza, infine, userete tutte e cinque le dita posizionandole quanto più vicino possibile alla parte terminale: in questo modo, sfrutterete il peso della stecca per imprimere più velocità alle bilie.

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